
La radio di strada
Radio Comini – La radio di strada è un progetto che favorisce una narrazione diversa, facendo emergere gli interessi e le risorse delle persone senza dimora e dando spazio alle loro prospettive e alla loro voce.
Un articolo zebra. di maggio 2023
La radio di strada
Creare relazioni e fare informazione attraverso una web radio interculturale e intergenerazionale, in grado di accendere i riflettori su una parte della società di fronte alla quale troppo spesso ci si volta dall'altro lato: alzate il volume, va in onda Radio Comini.
Da febbraio, ogni lunedì pomeriggio, un gruppo di giovani bolzanini*e e ospiti del Centro di accoglienza temporaneo di via Comini – da qui il nome della radio – si incontra in un’aula al secondo piano della struttura, situata in zona industriale a Bolzano. È questo mix eterogeneo ad animare la redazione dell’emittente del Gruppo Volontarius, iniziativa ideata nel 2021 da Silva Rotelli, direttrice artistica del Gruppo Volontarius, e coordinata da Maria Elena Crescentini dell'Ufficio Direzione Artistica e dallo streetworker (e Vicepresidente del Consiglio di Quartiere Gries-S. Quirino) Diego Laratta. “Abbiamo scelto di predisporre la redazione e la sala di registrazione al “Comini” per promuovere la ricchezza dell’interculturalità e stimolare l’ascolto reciproco”, racconta Veronica Tonidandel, dell’Ufficio comunicazione creativa e fundraising di Volontarius.
La redazione e la sala di registrazione allestita dai*lle partecipanti, diventano quindi luoghi in cui trovare facce amiche al termine di una giornata faticosa, a volte vissuta (tutta o in parte) in strada. Nell’immaginario collettivo, i servizi di accoglienza e i*le loro ospiti sono spesso associati unicamente a deprivazione e marginalità. Radio Comini – così come le iniziative artistiche, di cura del verde e il bookcrossing avviati all’interno della struttura – favorisce una narrazione diversa, facendo emergere gli interessi e le risorse delle persone senza dimora e dando spazio alle loro prospettive e alla loro voce. Abdul e Aldo, ospiti del Centro, sono due pilastri della “radio di strada” bolzanina: il primo arricchisce le puntate con la sua passione per la musica marocchina, mentre il secondo con il suo sguardo acuto aiuta spesso a sciogliere il ghiaccio e a creare empatia con l’ospite di puntata. “Abdul e Aldo sono parte di un gruppo molto dinamico, all’interno del quale viene favorita la conoscenza tra persone che nella quotidianità difficilmente hanno modo di frequentarsi”, sottolinea Tonidandel.
È il caso di Luca, studente di 18 anni, arrivato a Radio Comini grazie al passaparola perché “interessato a cogliere aspetti della nostra società di cui avevo solo sentito parlare o letto sui giornali e che qui ho potuto conoscere grazie alle storie e alle persone che altrimenti non avrei avuto modo di incontrare”, afferma. Un ruolo fondamentale per confezionare le puntate di Radio Comini lo svolgono, inoltre, il tecnico Andrea Cozzo e Greta Marcolongo, artista bolzanina e vero e proprio motore del progetto, impegnata a gestire la drammaturgia e a guidare le fasi di sviluppo e registrazione di ciascun episodio.
Realizzare una puntata di Radio Comini prevede tre ore di lavoro, escluso il montaggio: “la prima ora la dedichiamo a La redazione della “radio di strada” in studio. una chiacchierata informale con gli ospiti, poi stabiliamo le domande da fare in puntata così da avere una struttura ben definita per la registrazione, dopodiché entriamo in studio, dove ogni redattore e redattrice pone una domanda all’ospite e si misura così anche con alcuni aspetti prettamente tecnici della radio”, spiega Marcolongo. Le trasmissioni della seconda stagione hanno toccato diversi temi di carattere culturale e sociale: la relazione tra letteratura, musica rap e lotte sociali è stata al centro del dialogo con la scrittrice, traduttrice e docente universitaria Paola Attolino; si è parlato di scuola come luogo di apprendimento, di vita e comunità con gli insegnanti Nazario Zambaldi e Andrea Oradini; mentre il musicista Lorenzo Frizzera ha accompagnato ascoltatori e ascoltatrici in un viaggio tra i generi musicali, mettendo in risalto la capacità della musica di unire le persone. Radio Comini, inoltre, guarda sempre con attenzione al territorio, perché, afferma Marcolongo, “da un lato ci preme promuovere la cultura in luoghi in cui di solito non arriva, dall’altro vogliamo segnalare formazioni, iniziative ed eventi che hanno luogo in provincia.” Al termine delle registrazioni la redazione si ferma un’altra ora per programmare le puntate a venire, discutere proposte e possibili argomenti da trattare, ma soprattutto per chiacchierare e condividere un momento di convivialità.
“Io vengo soprattutto per le ragazze e i biscotti”, scherza Aldo, che tornando serio confessa di aver scelto di far parte di Radio Comini, perché “mi piace molto l’idea di creare qualcosa di diverso, proporre tematiche che spezzino la monotonia della ῾solita᾽ radio”. La finestra dello studio di registrazione di Radio Comini affaccia sulla sala che ospita il dormitorio della struttura. Per l'etnomusicologo Gianpaolo Chiriacò, che con Greta Marcolongo ha accompagnato la seconda stagione della radio di strada, è proprio questa finestra il simbolo del progetto. Puntata dopo puntata, attraverso momenti di socialità, infatti, Radio Comini avvicina mondi apparentemente lontani e prova a ridurre la distanza tra la società e chi si ritrova, suo malgrado, ai margini. A chi si sintonizza sulle frequenze di Radio Comini il compito di cogliere l’invito della redazione e provare ad aprire, oltre alle orecchie, anche gli occhi.
Radio Comini – La radio di strada è un progetto della Società Cooperativa Sociale River Equipe e dell’Associazione Volontarius ODV ed è ideato da PianoB – Social Design, tutti e tre membri del Gruppo Volontarius. Il progetto è finanziato dall’Azienda Servizi Sociali di Bolzano (ASSB). Le puntate della trasmissione sono disponibili sul sito www. gruppovolontarius.it e su Spotify. I podcast della terza stagione, attualmente in produzione, saranno disponibili dal prossimo autunno.